LAVORO DI CITTADINANZA
Quando al “reddito”si preferisce la dignità e il sudore del Lavoro.
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Alla prova dei fatti il “reddito di cittadinanza” potrebbe economicamente non funzionare.
Dove invece è stato un clamoroso fallimento è sicuramente sotto l’aspetto umano e sociale.
Da sempre “Guadagnarsi il pane è un sano motivo d’orgoglio”scrive anche Papa Francesco “Il lavoro costa fatica ma aiuta a conservare un sano senso di realtà ed educa ad affrontare la vita. Le persone che mantengono se stesse e le proprie famiglie con il loro lavoro creano dignità.
Il lavoro è dignità. I sussidi quando non legati a ridare occupazione creano dipendenza e deresponsabilizzano”.
Non credo di essere il solo ad immaginare che anziché regalare sussidi e creare l’ennesimo carrozzone (centri per l’impiego, agenzie formative, ecc.) sia più ragionevole pensare ad un LAVORO DI CITTADINANZA.
Un “Lavoro Sociale” non solo in ambiti locali e pubblici offerto a coloro in difficoltà che hanno perso le tradizionali fonti di reddito o ne sono stati esclusi a causa della crisi e dei tagli occupazionali.
Un modo dignitoso di garantire il sostentamento e continuare a motivare coloro che altrimenti si adagerebbero imbeccati da un reddito garantito senza sforzo.
Che ne pensi? Reddito o Lavoro di Cittadinanza?
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