LAVORO VS CHIACCHIERE

Ci sono persone che fanno rumore anche quando non producono nulla.

E altre che producono moltissimo… nel silenzio più totale.

Chi frequenta le aziende come me lo sa: spesso a salire sul palco non è chi costruisce ma chi sa raccontarsi bene.

Alcuni sanno come mostrarsi, come stare sotto i riflettori, come far risuonare ogni piccola azione come fosse un’impresa epica.

Poi invece c’è chi si alza ogni giorno, si rimbocca le maniche e manda avanti davvero il motore: senza proclami, senza post-it motivazionali, senza slide patinate.

Il paradosso?

Chi lavora per davvero… ha poco tempo (e voglia) di raccontarsi.

Chi ha tempo di raccontarsi spesso… non ha molto da raccontare.

Così può succedere che:

_ Le promozioni vanno a chi “appare” e non a chi costruisce.

_ I riconoscimenti premiano la narrazione e non il contributo reale.

Così facendo chi è affidabile diventa “scontato” e chi è visibile diventa “indispensabile”.

Ma questo tipo di impostazione manageriale ha un costo: le persone davvero capaci si spengono e i migliori iniziano a sentirsi invisibili.

Quando questo accade l’azienda si svuota di competenze e si riempie di facciate.

Ogni volta che premiamo chi parla senza costruire e ignoriamo chi costruisce senza parlare, mettiamo un mattone in più nel muro che divide il merito dalla visibilità.

Il vero valore non fa rumore. Ma regge tutto.

Non sei d’accordo?

#Cultura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.